L'ANOVA a due vie è una tecnica statistica utilizzata per analizzare l'effetto di due variabili indipendenti su una variabile dipendente.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sia l'ANOVA a due vie, quando utilizzarla e come interpretare i risultati ottenuti.
Se sei interessato a migliorare le tue competenze in statistica, sei nel posto giusto. E questo regalo fa per te:
L'ANOVA a due vie, o Analisi della Varianza a due vie, è una tecnica statistica che permette di esaminare contemporaneamente l'effetto di due variabili indipendenti qualitative su una variabile dipendente quantitativa.
A differenza dell'ANOVA a una via, che considera solo un fattore alla volta, l'ANOVA a due vie consente di analizzare sia gli effetti principali dei singoli fattori sia l'interazione tra di essi.
I componenti principali dell'ANOVA a due vie sono:
L'ANOVA a due vie è particolarmente utile quando si vuole comprendere come due diverse variabili influenzano un risultato e se l'effetto di una variabile dipende dal livello dell'altra variabile.
Ad esempio, può essere utilizzata per analizzare come l'effetto di un trattamento varia in base al genere o come la performance di un prodotto varia in base alle condizioni ambientali.
Ti stai chiedendo come scrivere i risultati di un’ANOVA nel tuo progetto universitario? Lo spiego in questo articolo.
Come sai, ci sono altri tipi di ANOVA ed è importante avere chiaro quando utilizzarne una piuttosto che l’altra. Lasciami chiarire bene questi concetti nei prossimi paragrafi.
L'ANOVA a una via, o Analisi della Varianza ad una via, viene utilizzata quando si desidera testare l'effetto di un singolo fattore su una variabile dipendente.
Se l'obiettivo è studiare l'influenza di un'unica variabile indipendente sulla variabile dipendente, l'ANOVA a una via è la scelta giusta.
Lo si fa spesso per semplicità in quanto è riduttivo analizzare la relazione tra i fenomeni solo attraverso un fattore significativo.
Se hai dubbi sull'argomento, ti consiglio di vedere il video qua sotto in cui ti spiego in modo semplice l'anova a una via con una metafora statistica.
Se ti è piaciuta l'idea di capire la statistica attraverso le metafore ti ricordo che sul mio canale di YouTube ho una playlist dedicata.
L'ANOVA a due vie con interazione consente di analizzare non solo gli effetti principali di due fattori indipendenti sulla variabile dipendente, ma anche come questi fattori interagiscono tra loro. Vediamo in dettaglio cosa significa e come interpretare i risultati.
Un'interazione tra due fattori significa che l'effetto di un fattore sulla variabile dipendente dipende dal livello dell'altro fattore. In altre parole, l'influenza di un fattore non è costante ma varia a seconda delle condizioni impostate dal secondo fattore.
Ad esempio, se stai studiando l'effetto del "metodo di insegnamento" (Fattore A) e del "genere" (Fattore B) sul "punteggio del test" (variabile dipendente), un'interazione significativa potrebbe indicare che l'effetto del metodo di insegnamento sul punteggio del test varia in base al genere delle persone.
Vediamo adesso come interpretare i risultati di un'ANOVA a due vie con un'interazione significativa.
Uno dei modi più efficaci per visualizzare un'interazione è utilizzare un grafico delle interazioni. Questo grafico mostra le medie dei gruppi per ciascun livello di uno dei fattori, separate per i livelli dell'altro fattore. Se le linee nel grafico si incrociano o divergono, in generale non sono parallele, allora è un segno di interazione.
A tal proposito voglio commentarti una serie di grafici che ti faranno capire meglio come si interpretano le significatività di un'ANOVA a due vie.
Tieni presenti che sono numeri inventati, con l'unico scopo di farti capire il concetto. Nella realtà troverai situazioni diverse, ma comunque verosimili a quelle che ti presento.
L'esempio che ti mostro simula un campione di 100 persone equamente distribuiti tra maschi e femmine e tra francesi e italiani.
Si è chiesto loro di dare una valutazione, da 1 a 5, di un prodotto. Nella tabellina sono rappresentate le medie dei vari gruppi che poi sono state inserite nel grafico accanto.
Nel primo grafico noti come entrambi i fattori risultano significativi perché le medie delle rispettive categorie sono diverse. Maschi = 2 e Femmine = 4, mentre Francia = 2 e Italia = 4.
Detto questo però l'effetto interazione non risulta significativo perchè sia in Francia che in Italia le femmine valutano il prodotto meglio rispetto ai maschi.
Nel grafico dunque si produce un parallelismo, pertanto le rette non si intersecano e di conseguenza non c'è un'interazione tra i due fattori.
Nel secondo grafico la situazione si è completamente ribaltata. Le medie dei gruppi di entrambi i fattori sono uguali pertanto non c'è differenza. Se ci fermiamo a valutare solo gli effetti principali dei singoli fattori, concludiamo che niente è significativo. E qui commetteremmo un grave errore!
L'effetto interazione risultato significativo in quanto in Francia le femmine valutano molto di più il prodotto rispetto a maschi, ma se mi sposto in Italia ottengo l'esatto opposto.
Questa è la vera informazione che devo trarre da un grafico del genere. Risulta chiaro dunque che quando un effetto interazione è significativo (p < .05) allora non ha più senso commentare gli effetti principali.
A titolo di esempio ti completo l'analisi mostrandoti altre due situazioni. In questa non risulta significativo solo il genere, ma il concetto rimane quello del grafico 2.
Infatti essendo l'effetto interazione significativo, risulta indifferente l'effetto principale di genere in quanto al cambiare di nazione, maschi e femmine la pensano in modo opposto.
Essendo però diverse le medie delle due nazioni, possiamo aggiungere come informazione che, al di là di maschi o femmine, In Italia si valuta meglio il prodotto che in Francia.
Infine come ultimo caso abbiamo la nazione non significativa mentre genere e interazione sì. Le considerazioni sono le stesse del grafico 3 con l'inversione dei fattori principali.
Nei miei anni di esperienza come docente freelance di statistica ho notato che studenti e professionisti incorrono in alcuni errori piuttosto frequenti quando hanno a che fare con un’ANOVA.
Ti spiego quali sono, così potrai risparmiare tempo e rabbia nel tuo lavoro.
L'ANOVA richiede che vengano rispettate alcune assunzioni, come la normalità dei residui, l'omoschedasticità (varianza costante) e l'indipendenza delle osservazioni. Non verificare queste assunzioni può portare a risultati fuorvianti.
Utilizza test statistici e grafici diagnostici per assicurarti che le assunzioni siano soddisfatte.
In un'ANOVA a due vie, è importante che i gruppi siano bilanciati, ossia che abbiano lo stesso numero di osservazioni. Gruppi sbilanciati possono influenzare i risultati e ridurre la potenza statistica del test.
Un'interazione significativa tra i fattori può fornire informazioni cruciali su come i fattori influenzano la variabile dipendente. Ignorare queste interazioni può portare a conclusioni errate.
Analizza sempre le interazioni e interpretale nel contesto del tuo studio.
Se l'ANOVA indica differenze significative, fai test post-hoc per identificare quali gruppi differiscono tra loro.
Non fare questi test può lasciare i risultati dell'ANOVA incompleti e meno informativi.
Quando riporti i risultati dell'ANOVA, è importante seguire le convenzioni accademiche e fornire tutte le informazioni necessarie, come i gradi di libertà, i valori di F e i p-value.
Fornisci anche interpretazioni chiare dei risultati, spiegando cosa significano nel contesto del tuo studio.
La prima viene utilizzata per analizzare due fattori indipendenti, mentre l'ANOVA a misure ripetute viene utilizzata quando lo stesso soggetto è misurato più volte. Assicurati di scegliere il test appropriato in base al disegno del tuo studio.
In un precedente articolo di ho parlato dell'ANOVA a misure ripetute che è un evoluzione del t-test a campioni accoppiati.
Anche per queste due tecniche statistiche ho preparato una metafora che ti spiegherà in maniera semplice i concetti. Qui ti riporto quella dell'anova a misure ripetute.
I grafici diagnostici, come i grafici dei residui, possono aiutarti a verificare le assunzioni dell'ANOVA e a identificare eventuali problemi nei dati.
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