Saper creare dei questionari online è diventato, ormai, necessario per moltissime figure professionali. Professori che devono creare verifiche per la scuola, medici che vogliono analizzare i risultati sui pazienti, addetti marketing che hanno bisogno di dati dei clienti per le loro campagne, addetti customer care che vogliono rilevare il gradimento dell'azienda, e molti altri.
Oggi voglio spiegarti passo passo non solo come creare un questionario online utilizzando Google Moduli, l'app per la creazione di sondaggi di Google, ma anche come impostarlo in modo che sia il più possibile ordinato ed efficiente, e ti permetta di ricavare subito tutti i dati che ti servono. In questo modo, imparerai ad usarlo anche nel contesto della scuola.
Prima di aprire Google Moduli, però, voglio darti qualche consiglio su come strutturare le domande del tuo questionario.
Ancora prima di cominciare, devi avere ben chiaro quali sono le informazioni che ti servono. Se provi a pensarci, infatti, alcune di esse saranno sicuramente fondamentali, e non riceverle invaliderà il tuo questionario. Altre, invece, potrebbero essere utili ma non altrettanto importanti, ma dovrai comunque aiutare le persone a risponderti utilizzando le tipologie di domande giuste. Per questo, devi scrivere domande che siano brevi, chiare e mirate, e lo stesso devono essere le risposte.
Un ultimo consiglio che voglio darti è dare un filo logico alle tue domande, quindi fare in modo che seguano un percorso, ricordando però che l’attenzione delle persone cala con l’avanzare del questionario! Per questo, le domande chiave (quelle fondamentali citate in precedenza) dovrebbero essere poste all’inizio.
Infine, se hai bisogno di informazioni personali, ricorda che a nessuno piace veramente condividere la propria vita privata in un questionario online, quindi cerca di richiedere solamente quelle strettamente necessarie, magari spiegando in modo chiaro il motivo per cui le stai chiedendo e come verranno utilizzate.
Puoi creare le tue domande in tanti modi, tra cui differenti software. Nel video iniziale ti mostro come gestire una base di dati in Excel e in quest'altro invece su SPSS.
Una volta che hai organizzato il filo del tuo questionario e scritto le domande, andiamo a vedere come impostarlo su Google Moduli.
Il primo passaggio sarà, chiaramente, entrare su Google Moduli. Per farlo, ti servirà un account Google, e, una volta eseguito l’accesso, potrai cliccare sull’icona di Google Moduli. Se non hai un account Google, non preoccuparti, potrai crearlo al momento.
A questo punto, clicca su Vuoto nella sezione Crea nuovo modulo.
Come vedi, Google Moduli ti propone un modello preimpostato, che puoi modificare a tuo piacimento in modo che sia allineato alle tue necessità. Nell’intestazione puoi vedere scritto Modulo senza titolo e, appena sotto, Descrizione modulo.
Come puoi intuire, in queste sezioni dovrai inserire il nome del tuo questionario e descrivere quali sono le sue finalità, i suoi utilizzi, a chi è rivolto. Ti consiglio di inserire anche chi ha creato il questionario, chi lo analizzerà, e le normative sulla privacy.
Passiamo alla creazione delle domande: Google Moduli ti propone, come impostazione predefinita, una sola domanda già pronta. Per aggiungerne altre, ti basterà cliccare sul pulsante Aggiungi domanda sulla destra.
Sotto di esso trovi anche:
Inoltre, ogni domanda può essere duplicata o cancellata cliccando sui due pulsanti che trovi in fondo ad essa.
Come ti ho già consigliato, le prime domande che devi inserire devono essere le domande chiave, cioè quelle che sono fondamentali per la buona riuscita del questionario. L’impostazione predefinita di Google Moduli ti presenta la prima domanda come Domanda a scelta multipla, ma questa opzione non è ottimale per ogni tipologia di dato, ovviamente.
Puoi modificare la domanda cliccando sul triangolo che si trova sulla destra, vicino a Scelta multipla, e vedrai comparire una tendina che ti riporta tutte le possibilità tra cui puoi scegliere. Ti basterà quindi cliccare su una delle opzioni perchè Google Moduli ti modifichi automaticamente la domanda.
Per inserire il testo vero e proprio della domanda, invece, ti basterà scriverlo al posto di Domanda senza titolo, nel box sulla sinistra. Come abbiamo già visto, un dettaglio molto importante è scrivere una domanda semplice, chiara e il più possibile breve, in modo da agevolare chi ti deve rispondere.
Detto questo, passiamo ora ad analizzare le diverse tipologie di domande. Esistono tre macro categorie di domande che puoi trovare su Google Moduli:
che si dividono poi in ulteriori sottocategorie, che ora vedremo una per una così da capire quali sono le migliori per ognuna delle tue domande.
Utilizzerai le domande a risposta breve quando avrai bisogno di una risposta che sia composta da poche parole o da un numero. La domanda dovrà quindi essere molto chiara e precisa, il più possibile diretta, così da ricevere risposte che ti diano esattamente le informazioni di cui hai bisogno.
I paragrafi permettono alle persone di dare una risposta più lunga e articolata. Utilizzala per quelle domande dove richiedere di raccontare un’esperienza in modo dettagliato, ricordando che anche in questo caso dovrà essere chiaro alle persone che dati ti servono, altrimenti rischi di avere risposte lunghe e dettagliate, certo, ma che poi si rivelano non utili perchè non riportano quello di cui hai bisogno.
Ti faccio un esempio pratico. Chiedere: "Racconta nei dettagli la tua ultima vacanza, specificando luogo, durata della vacanza, in quanti eravate e che mezzo di trasporto avete utilizzato" è diverso da "Racconta nel modo più dettagliato possibile la tua ultima vacanza", proprio perchè hai sottolineato quali sono i dati che chiedi siano presenti nella risposta.
Attenzione: in questo esempio, come puoi vedere, ho chiesto delle informazioni personali. Come abbiamo già sottolineato, avrai maggiore probabilità di risposta se le persone avranno chiaro perchè hai bisogno di queste informazioni. In questo caso, se il mio questionario riguardasse i viaggi degli italiani nell’anno in corso, in modo da capirne il trend, allora per chi compila il sondaggio sarebbe chiaro il motivo di questa domanda. Se l’argomento invece fosse, diciamo, legato in generale alle spese degli italiani, alcuni dettagli potrebbero risultare eccessivi, perchè non si capisce come potrebbero essere rilevanti sul questionario in sè.
Una tipologia particolare di domande aperte sono quelle legate all’ora, la durata e la data.
Selezionando su Ora potrai chiedere di inserire un orario specifico come risposta alla tua domanda, mentre se ti serve sapere la durata di un evento, dovrai selezionare Ora e poi cliccare sui 3 pallini vicino a Obbligatorio, modificando il tipo di risposta in Durata.
Più avanti nell’articolo ti spiegherò come rendere obbligatorie le domande del questionario.
Infine, se vuoi invece che la risposta sia una data, seleziona dall’elenco a tendina l’opzione Data.
Prima di vedere le domande a risposta chiusa, dobbiamo distinguere tra quelle per cui chiedi una risposta sola alle persone intervistate e quelle in cui permetti risposte multiple.
In entrambi i casi, ti consiglio di impostare nel modo migliore non solo la domanda stessa, ma anche le risposte, in modo che non siano nè troppo generiche (in questo caso non avresti delle informazioni utili, perchè le persone potrebbero trovarsi a scegliere risposte simili a quelle che vorrebbero dare, ma non uguali, perchè non trovano l’opzione adatta, e avresti dei dati falsati) nè troppo dettagliate (rischi di avere troppe opzioni di risposta).
Inoltre, è opportuno lasciare sempre l’opzione Altro, in modo che le persone possano sceglierla e digitare una breve risposta, nel caso non si ritrovassero in quelle proposte da te.
Attenzione: l’opzione Altro può essere un ottimo modo per capire se hai impostato bene la domanda, perchè se molte risposte, invece che far parte della lista predefinita che hai dato, saranno Altro, allora è possibile che la lista sia da migliorare!
Vediamo come impostare il questionario in entrambi i casi.
Le opzioni che, su Google Moduli, ti permettono di limitare la risposta ad una sola sono quattro: scelta multipla, elenco a discesa, scala lineare e griglia con scelta multipla.
Queste domande permettono alla persona intervistata di selezionare una e una sola risposta da una lista predefinita, che sarai tu ad inserire.
La scelta multipla presenta una sola domanda, con una lista di una sola colonna da cui la persona intervistata può selezionare la sua risposta.
L’elenco a discesa, a differenza della scelta multipla, non mostra le risposte direttamente ma le inserisce in un elenco che comparirà solo cliccando sul box risposte.
Ti consiglio di scegliere questa opzione solamente quando la domanda presenta risposte che sono definite e chiare per la persona intervistata, cioè quando stai chiedendo qualcosa le cui differenti opzioni sono già conosciute dalla persona intervistata, e che saprà già quale sarà la sua risposta.
Ad esempio, l’elenco a discesa non è consigliabile con domande come, ad esempio, “Quali emozioni hai provato oggi?”, perchè la risposta non è subito chiara, una persona potrebbe voler vedere le varie opzioni proposte, riflettere su come rispondere e selezionare l’emozione che ritiene giusta.
Puoi utilizzarlo, invece, con domande come “In quale zona dell'Italia abiti?”, perchè non si dovrà vedere le diverse opzioni e riflettere su come rispondere, ma solo trovare quella giusta.
La scala lineare è perfetta per le domande su scala Likert, che ti permettono cioè di impostare vari gradi di risposta, selezionando come minimo 0 o 1 e come massimo 2 o 10. Un consiglio che ti do è di compilare anche il campo Etichette, anche se è facoltativo, che verrà visualizzato alle due estremità della scala lineare e renderà più facile la compilazione della risposta.
La griglia a scelta multipla presenta più righe di domande incrociate con diverse colonne di risposta. L’impostazione predefinita permetterà di inserire più risposte per colonna, ma se hai bisogno di averne solo una risposta puoi modificarla cliccando sui tre puntini in basso, vicino a Obbligatorio, e selezionando Limita a una risposta per colonna. Inoltre, puoi anche riordinare le opzioni in modo casuale.
Inoltre, puoi anche rendere obbligatorio rispondere ad ogni riga, cliccando su Richiedi una risposta in ogni riga.
Le opzioni che, su Google Moduli, ti permettono di impostare più risposte per ogni domanda sono due: caselle di controllo o griglia con caselle di controllo.
La casella di controllo di Google Moduli ti permettono di selezionare più di una risposta per ogni singola domanda.
La griglia con caselle di controllo, invece, permette di selezionare più risposta per riga. Anche in questo caso, come con la griglia a scelta multipla, cliccando sui tre punti sul lato destro puoi limitare le risposte ad una sola per colonna.
Come abbiamo visto precedentemente, puoi impostare le tue domande in modo che siano obbligatorie, e quindi il questionario non venga inviato se la persona non risponde a quelle. Di base Google Moduli non attiva l’opzione Obbligatorio per le domande, dovrai selezionarla tu cliccando sul pulsante Obbligatorio che si trova in fondo ad ogni domanda, sulla destra.
Come ti ho consigliato, uno dei modi migliori per essere sicuro di ottenere le risposte di cui hai bisogno è, semplicemente, impostare bene il questionario. Creare una sequenza logica, spiegare le motivazioni di quello che si chiede e come verrà utilizzato, scrivere le domande e risposte in modo chiaro. Però, per minimizzare ancora di più la possibilità di dati inutilizzabili, Google Moduli ti mette anche a disposizione la Convalida della risposta.
Le opzioni Risposta breve, Paragrafo e Caselle di controllo, cliccando sui tre pallini sul lato destro, ti permettono di impostare delle regole che servono per invalidare le risposte non in linea con le tue necessità. Puoi, inoltre, personalizzare anche il messaggio di errore che verrà visualizzato.
Per fare un esempio: se selezioni Testo breve e richiedi di inserire il contatto e-mail, potrai impostare che nel testo sia presente un account e-mail. Se, invece, verrà scritto ad esempio un numero, Google Moduli riconoscerà che non è una risposta corretta e visualizzerà il messaggio di errore.
Una volta completate le domande, Google Moduli ti permette di personalizzare i colori del tuo questionario e l’immagine che verrà posizionata in testa, prima del titolo, cliccando sul pulsante della tavolozza, Personalizza tema, che trovi in alto a destra. Potrai cambiare il font del testo, la grandezza, i colori di sfondo, ecc.
Prima di inviarlo, ti consiglio di visualizzarne l’anteprima, cliccando sul pulsante Anteprima, a forma di occhio, che trovi vicino a quello per personalizzare il tema. In questo modo, potrai controllare che tutto sia chiaro e vedere l’impatto visivo del questionario. Se ritieni di non dover fare delle modifiche, puoi inviarlo ai partecipanti.
Cliccando sul pulsante Invia, ti si aprirà una finestra con i diversi metodi che puoi seguire:
Inoltre, cliccando sui pulsanti di Facebook e Twitter presenti nell’angolo in alto a destra della finestra di invio, puoi anche condividere direttamente il vostro questionario nei tuoi account di questi due social.
Una volta scelto come inviare il questionario, Google Moduli ti notificherà quando riceverai una risposta, e potrai vederle nella sezione dedicata, a cui puoi accedere cliccando su Risposte.
Potrai visualizzarle in tre modi:
Inoltre, cliccando sui 3 puntini sulla destra, puoi selezionare Ricevi notifiche email per le nuove risposte, in modo da essere sempre aggiornato quando una persona compila il questionario, ma anche Seleziona destinazione per la risposta, così che Google Moduli invii i dati o su un foglio di lavoro nuovo oppure su uno già esistente, che gli indicherai.
Se vuoi scaricare le risposte in modo da avere i tuoi dati pronti per essere ordinati e analizzati, basterà cliccare, sempre nella sezione Risposte, sui tre punti in alto a destra, e selezionare Scarica risposte (.csv). In questo modo, Google Moduli creerà un file csv che potrai aprire con Microsoft Excel, o altri software simili, e averli a disposizione.
Ora che abbiamo visto su Google Moduli come creare, organizzare e condividere il tuo questionario, e come vedere le risposte che riceverai, non ti resta che analizzare i risultati.
Una volta svolta l'analisi, poi, potrai mostrare le informazioni che hai ricavato: ti consiglio di creare anche dei grafici, oltre a quelli creati da Google Moduli, perchè ti aiutano a mostrare in modo chiaro e diretto proprio quei dati che reputi più importanti. Se non sai come farli, ho parlato in modo approfondito di questo argomento sia in questo articolo sui grafici in Excel sia in questo, più specifico, sul grafico boxplot.
Se hai dei dubbi su come fare un'analisi dati o creare dei grafici, contattami per una consulenza statistica, e sarò contento di aiutarti!
Credo che le domande non siano mai sbagliate; le risposte potrebbero esserlo. Ma credo anche che astenersi dal fare domande sia la risposta peggiore di tutte.
Sergio Lanza